“Davanti ad un’opera pittorica vicina al Surrealismo NON-FIGURATIVO,
i segni lasciati da Anna Maria sulla tela richiamano lune, clessidre, astri, alberi
e quanto di turbinio movimento possa esserci in uno stato d’animo profondo.
La fantasia spesso la si accosta ad un’espressione sperimentale e ricerca di nuove forme.
Il grigio cerca la luce e la trova in un breve e lieve bagliore di cielo azzurro”
Domenico Boscia, artista
Vi leggo la rappresentazione della migrazione,
che poi è il disegno della vita di ciascuno di noi, umanità in cammino.
Il colore grigio non è tristezza
ma è la rappresentazione delle radici e delle ali di ognuno di noi
e spetta a ciascuno di noi, guardando il quadro, assegnare i colori che gli appartengono.
Io vedo le mie radici azzurre come il cielo della mia della Puglia,
verdi come i due mari della mia città e marroni come i tronchi maestosi degli ulivi secolari.
Le mie ali hanno, invece, tutti i colori come la ricchezza del mondo che ho imparato a conoscere
grazie al mio “lavoro” di ricerca nel campo della mobilità umana.
E i colori si mescolano perché la ricchezza della bellezza del conoscere la diversità
non ha mai fine
Delfina Licata, sociologa
in un avvilupparsi tra di loro in un abbraccio non facilmente decifrabile…bello!!!!!!”
Sergio Stancato, medico